In molti se lo chiedono e sono moltissime, specialmente in rete, le informazioni al riguardo. Ma cerchiamo finalmente di mettere un punto sulla questione e spiegare per bene cos’è l’agricoltura biodinamica.
Come spiegato su Demeter, “agricoltura biodinamica: due parole che implicano un modo di lavorare, osservare, di vivere la terra”.
E in realtà è proprio quello che si propone il metodo biodinamico, ossia coltivare in modo differente dai massivi standard industriali, mettendo l’agricoltura in “sintonia con la natura, con la terra e con gli uomini”.
La fertilità e la vitalità del terreno vengono rispettate ed incrementate attraverso vari “comportamenti responsabili” dell’agricoltore, coìs come le qualità delle specie vegetali che nascono dai campi biologicamente coltivati. La natura ha dei ritmi che non vanno alterati o manipolati: in questo modo la coltivazione biodinamica abolisce l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi chimici sintetici. Il prodotto biodinamico è naturale al 100%.
Questo non vuol dire che in agricoltura biodinamica non vengano utilizzati metodi per ottenere la fertilità del terreno. Essi vengono utilizzati eccome, ma sono del tutto naturali: si tratta di compost naturali, rotazioni colturali, prodotti per la difesa a base di sostanze minerali o vegetali naturali, sovesci multiessenza intercalari, rispetto del calendario biodinamico per le semine e varie operazioni, lavorazioni delicate del terreno, uso dei “preparati speciali biodinamici”, biodiverità, ecc. ecc..
Coltivare in modo biodinamico vuol dire raggiungere un equilibrio, favorire la crescita dei prodotti in modo naturale, nutrire le piante direttamente dal suolo, in armonia con la natura.
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